- Provincia: Siracusa
- Comune: Sortino
- Coordinate: 37°08’27.3″N 15°01’56.8″E
La chiesa di San Nicolicchio è ubicata sul versante meridionale del colle di Pantalica, in posizione eccentrica rispetto alle restanti abitazioni rupestri, nel diverticolo di un sentiero che dal pianoro conduce a fondovalle.
L’edificio presenta una planimetria irregolare che risulta dall’accorpamento di tre vani: un vano rettangolare A (2,90m x 1,90 m) piega bruscamente ad est, con rotazione ortogonale all’asse di scavo, prolungandosi in un vano di pianta approssimativamente quadrata B (2,20m x 2m) probabilmente scavato in epoca successiva rispetto al primo nucleo rupestre e sfociante in un’abside semicircolare (1,60m x 1m x 0,50 ), provvista di un altare a mensa risparmiato. L’abside è affiancata da due nicchie disassate e asimmetriche, rispettivamente a sezione semicircolare e rettangolare, fungenti da ripostigli. Un terzo ambiente C (1,80 m x 0.50 m), frutto probabile del riuso a scopo cultuale di una preesistenza, occupa l’angolo nord-ovest dell’ambiente ed è rialzato rispetto alla restante quota del piano di calpestio. Il soffitto ha andamento piano e misura ca. 2m (altezza massima in corrispondenza della parete est).
L’ambiente di piccole dimensioni (area ca. 14 m2) appare interessato da un rivestimento pittorico, gravemente compromesso dall’umidità e da fenomeni di degrado e in più punti illeggibile: uno strato pittorico, in unica fase, si estende sul pilastro risparmiato e aggettante che separa il vano occidentale da quello orientale. Sono qui visibili tre pannelli con figure frontali di santi stanti. Il primo pannello a sinistra (70×30 cm) raffigura un santo militare. Segue, un pannello che raffigura S. Elena (cm 97×38). Un terzo pannello, a destra raffigura S. Stefano (cm 120×41) e comprende, nella parte superiore un’iscrizione greca su tre linee che reca la preghiera votiva della committente Eraclia.
Altri minuti frammenti pittorici, illeggibili e forse pertinenti a due strati diversi affiorano nella parete nord, dove rimane, tagliata da una nicchia successiva, la parte inferiore di una figura stante. Le tracce pittoriche conservate interessano dunque l’intera parete settentrionale del vano A (ovvero il pilastro divisorio e il settore orientale della parete nord).
La posizione decentrata rispetto all’abitato, le piccole dimensioni, inadatte ad un uso liturgico comunitario, la presenza di un’iscrizione votiva in lingua greca posta al di sopra del pannello con S. Stefano e le caratteristiche stilistiche dei dipinti conservati, suggeriscono nel loro insieme che il primo nucleo della chiesa sia stato realizzato in età altomedievale per iniziativa privata e con funzioni funerarie.
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